Per la signora Köhler-Münch, la decisione di ridurre le visite di sua madre alla casa di cura è stata corretta.

Per la signora Köhler-Münch, la decisione di ridurre le visite alla casa di cura è stata corretta. Erano troppo stressanti.

Quando parla con sua madre a volte inventa delle storie, dice la signora Köhler-Münch.

A volte riesce a influenzare la reazione di sua madre malata, dice la signora Köhler-Münch. Si inventa delle storie alle quali sua madre reagisce positivamente. Questa strategia da una parte l’aiuta a interagire con la madre, ma dall’altra ha la sensazione che le "bugie" la allontanino.

La Signora Köhler-Münch e i suoi fratelli avrebbero spinto la madre a chiedere chiarimenti.

I primi segni della madre si erano già manifestati diversi anni prima della diagnosi, racconta la Signora Köhler-Münch. Lei e i suoi fratelli l'avrebbero spinta a chiedere chiarimenti. Emozionalmente la diagnosi era molto difficile da accettare. La signora sapeva cosa le sarebbe successo, perché anche il fratello aveva Alzheimer.

La signora Köhler-Münch ha ricevuto consigli su come trattare sua madre, che soffre di demenza, dal personale infermieristico della casa. L'hanno aiutata a capire la malattia.

La signora Köhler-Münch ha ricevuto consigli dai professionisti dell'assistenza in casa su come gestire il bisogno di movimento e il comportamento aggressivo di sua madre. L'hanno aiutata a capire la malattia.

La signora Köhler-Münch ha paura di sviluppare l’Alzheimer come i suoi parenti.

Quattro persone nella famiglia di sua madre sono malati di Alzheimer, racconta la signora Köhler-Münch. Ecco il motivo della sua paura. Ha preso in considerazione la diagnosi precoce, ma poi ha scartato la possibilità. È meglio non sapere.

La signora Köhler-Münch non attribuisce alcuna efficacia ai farmaci che sua madre sta prendendo o alle raccomandazioni del medico come l'allenamento della memoria, l'esercizio fisico o l'assunzione di sufficiente di liquidi.

Dopo la diagnosi, sua madre ha provato diversi farmaci in diversi dosaggi fino a quando le sue condizioni si sono stabilizzate. Tuttavia la signora Köhler Münch, non considera efficaci né i farmaci né la raccomandazioni del medico sull’esercitare la memoria, sul fare sufficiente esercizio fisico e sul bere abbastanza liquidi, poiché era ciò che sua madre aveva fatto per tutta la vita.

La signora Köhler-Münch vuole redigere un testamento biologico per se stessa.

La signora Köhler-Münch vuole redigere un testamento biologico per se stessa, ma "migliore e più dettagliato" di quello di sua madre. Tuttavia, è difficile definire cosa significhi "prolungare la vita". Un testamento biologico non garantisce risposte chiare (per esempio riguardo ai farmaci), conclude.

La signora Köhler-Münch sta considerando Exit (organizzazione per l'eutanasia in Svizzera) per se stessa.

La signora Köhler-Münch sta considerando Exit (organizzazione per l'eutanasia in Svizzera) per se stessa. La domanda è quando. Questo pone lo stesso problema del testamento biologico. Manca una linea guida.

Dopo il cambio di gestione della casa di cura, si interruppe la comunicazione con i parenti, dice la signora Köhler-Münch.

Dopo il cambio di gestione della casa di cura, la comunicazione con i parenti si interruppe, dice la signora Köhler-Münch. La lista dei farmaci prescritti alla madre non era più a loro disposizione.

La signora Köhler-Münch non riesce più guardare filmati riguardanti la demenza.

La demenza di sua madre sta molto a cuore alla signora Köhler-Münch. Dice che non riesce più guardare filmati riguardanti la demenza.

Con la frase "Si fa quel che si può", la signora Köhler-Münch è riuscita a rimettere a fuoco il suo ruolo.

Con la frase "Si fa quel che si può", la signora Köhler-Münch è riuscita a rimettere a fuoco la sua capacità di agire e il suo ruolo. Questo la aiuta a contrastare la sensazione di impotenza di fronte alla malattia.

Un cambio di casa di cura non può essere organizzato rapidamente, dice la signora Köhler-Münch.

A causa della scarsa qualità delle cure, la signora Köhler-Münch e i suoi fratelli hanno deciso di trasferire la madre malata in un'altra casa di cura. Non è possibile organizzare rapidamente un cambio di struttura, conclude.

L'aspetto di sua madre era molto alterato dall'assunzione di antipsicotici, racconta la signora Köhler-Münch.

La signora Köhler-Münch è rimasta scioccata nel vedere come l'aspetto di sua madre cambiava quando prendeva gli antipsicotici (riceve tra l'altro antidepressivi e farmaci per il morbo di Parkinson). Il suo viso è diventato "molto spigoloso", dice.